Comunicato sindacale assemblea EUSTEMA del 16 giugno c.m.
La scrivente O.S. FIOM CGIL Roma Est relativamente all’assemblea svolta il 16 giugno c.m. avente come ODG il contratto aziendale di 2° livello oggetto di trattativa tra l’azienda e le RSU di Eustema (composte esclusivamente dalla FIM CISL), pur non avendo nessun Rappresentante Sindacale, ma avendo diversi iscritti alla propria organizzazione tra i lavoratori di Eustema ha contattato tramite mail la RSU aziendale cosi come indicato dall’azienda nelle giornate del 9 e 10 giugno, (in cui gli era stato negato l’accesso), manifestando l’intenzione di voler partecipare alla suddetta riunione.
Avendo ricevuto come risposta il diniego a partecipare alla stessa, dal momento che a detta delle RSU risultava convocata dalla struttura territoriale della FIM CISL, la FIOM CGIL nella persona del segretario territoriale Christian De Nicola contattava telefonicamente il referente territoriale della FIM CISL manifestando l’intenzione di partecipare alla riunione di tutti i dipendenti e chiedendo a questo proposito se si trattava o meno di una assemblea di organizzazione nel qual caso non avrebbe avuto diritto a partecipare, ma nonostante avesse ricevuto comunicazione che non si trattava di una riunione di organizzazione, veniva comunque invitato a non partecipare.
Il segretario della FIOM CGIL, essendosi presentato comunque all’assemblea, chiedeva alla FIM CISL di ribadire pubblicamente informando i lavoratori e le lavoratrici convenuti, dei motivi che impedivano oggettivamente alla scrivente O.S. l’accesso in assemblea, a questo proposito il segretario della FIM CISL comunicava che essendo l’assemblea convocata in una parrocchia sia il territoriale della FIM CISL sia le RSU non potevano di fatto impedire l’accesso del rappresentante della FIOM CGIL alla assemblea di tutti le lavoratrici e i lavoratori.
Avendo richiesto più volte la parola in assemblea alla FIOM CGIL veniva concesso un breve intervento, in cui molto sinteticamente stigmatizzava il comportamento dell’azienda della RSU e della FIM CISL ricordando che avendo iscritti in azienda la FIOM CGIL, può tranquillamente partecipare alle assemblee aperte a tutti i dipendenti di Eustema, eccetto le assemblee o le riunioni di organizzazione convocate dalla FIM CISL.
Relativamente alle questioni contingenti oggetto della riunione, la FIOM CGIL ricordava a tutti i presenti che un contratto integrativo o di 2° livello che dir si voglia è un contratto che integra, migliorando, il contratto nazionale, mentre avendo sentito diversi interventi dei dipendenti Eustema e le risposte della FIM CISL e della RSU e avendo visionato alcuni punti riportati nell’accordo, quest’ultimo, risultava essere più un contratto di prossimità con relative deroghe al contratto nazionale che non un contratto integrativo che apportava quindi di fatto, più svantaggi che vantaggi ai dipendenti Eustema.
Pertanto la FIOM CGIL si esprimeva in maniera chiara e netta contro la sottoscrizione dello stesso e invitava la RSU ad avviare non appena avessero divulgato la bozza definitiva dell’accordo (che paradossalmente non era stata ancora distribuita), un referendum consultivo con voto segreto tra tutti i dipendenti di Eustema.
Puntualmente e di tutta risposta il giorno dopo veniva inviata via mail dalle RSU a tutti i dipendenti Eustema, una bozza di accordo, con l’invito ad esprimersi sempre via mail favorevolmente o contrariamente all’accordo, contravvenendo di fatto a qualsiasi principio democratico e di riservatezza riservato in questi casi alle lavoratrici e ai lavoratori che avevano manifestato durante l’assemblea tutta la loro perplessità se non addirittura la loro contrarietà ad un ipotesi di contratto che di fatto non era neanche stato distribuito prima dell’assemblea.
La scrivente O.S. pertanto stigmatizza e condanna lo strano “concetto di democrazia” insito nella RSU Eustema e nel territoriale della FIM CISL rivolto sia verso le altre organizzazioni sindacali e in particolare in questo caso verso la FIOM CGIL, sia verso le lavoratrici e i lavoratori di Eustema, ribadisce la propria contrarietà all’accordo di 2° livello e auspica come sempre un reale confronto democratico e plurale volto a rappresentare al meglio le istanze e i diritti della lavoratrici e dei lavoratori.
Roma 18 giugno 2015.
FIOM Roma Est
—> Comunicato FIOM CGIL su assemblea 16 giugno (docx – 63 kb)