Condanniamo ed esprimiamo disappunto per il trattamento che è stato riservato ai cittadini che manifestavano in piazza del Campidoglio per difendere il diritto sacrosanto all’abitare, diritto che a Roma più di ogni altra città è puntualmente calpestato. In una capitale dove non si contano le case sfitte, gli edifici pubblici vuoti e gli stabili industriali abbandonati al degrado, la politica e gli amministratori hanno il dovere di farsi carico dell’emergenza sociale rappresentata dalle tante persone che non hanno una casa in cui poter vivere e crescere una famiglia. Una situazione drammatica che non dovrebbe essere esasperata, trasformandola in una questione di ordine pubblico, ma piuttosto dovrebbe essere affrontata adottando le soluzioni adeguate. La casa è un diritto, deve essere garantito a tutti sottraendolo alle speculazioni.
La nostra solidarietà va alle cittadine e cittadini al quinto giorno di sciopero della fame in via di S.Croce in Gerusalemme e ci associamo alla richiesta di ritiro immediato delle delibere che mortificano il diritto alla casa e gli spazi sociali.
Il commissario straordinario ritiri gli atti amministrativi e lasci spazio alle politiche sociali attive di cui questa città ha un disperato bisogno.
Fiom-Cgil Roma e Lazio