La Fiom Roma e Lazio solidale con i militanti di Point Break e con i cittadini che vengono privati dell’ennesimo spazio sociale a Roma.
Con lo sgombero di “Point Break” oggi a Roma viene rimesso in discussione per l’ennesima volta l’esistenza di uno spazio sociale.
Lo studentato occupato nato al Pigneto in risposta alla crisi delle politiche abitative e di accesso e sostegno al diritto allo studio aveva restituito un immobile vuoto a studenti e cittadini che lo hanno attraversato negli ultimi 7 anni. Uno spazio solidale nato durante l’Onda, dalle rivendicazioni dal basso di studenti e precari e che si è aperto al quartiere e alla città, dando vita anche a sportelli di mutuo-aiuto come quello contro i distacchi idrici operati da Acea.
Al contrario dello sgombero coatto è importante che l’amministrazione della città sappia ascoltare e dare risposte ai bisogni delle persone e che supporti, invece di attaccare, quelle realtà che dal basso in questi anni si sono fatte garanti dell’inclusione sociale e che hanno cercato di fornire risposte e aiuti solidali a chi è escluso dall’accesso all’abitazione, all’alloggio e dal sistema di welfare.
C’è bisogno di più spazi orizzontali, aperti, inclusivi e solidali e di lotta alla speculazione. Per questo diciamo che l’esperienza di Point Break non può e non deve concludersi con lo sgombero dello studentato, perchè mancano ancora soluzioni credibili ai bisogni che hanno portato alla sua nascita.
Fiom-Cgil Roma e Lazio