Si è svolto ieri (il 13 ottobre, ndr) il secondo incontro per il rinnovo del Contratto nazionale Unionmeccanica nel quale abbiamo registrato le prime risposte di Unionmeccanica alla piattaforma presentata dalla Fiom e espresso le nostre valutazioni di merito per poter giungere in tempi brevi a un rinnovo del Contratto nazionale per i metalmeccanici delle piccole e medie Imprese con il consenso e la condivisione dei lavoratori.
Un rinnovo nel quale la Fiom chiede preliminarmente che questo contratto:
- assuma le regole stabilite a livello confederale tra Confapi e Cgil, Cisl e Uil in materia di rappresentanza – regole democratiche, misurazione della rappresentanza e validazione dei contratti, nazionali e aziendali, con il voto dei lavoratori – così come la definizione di procedure di partecipazione negoziata, di confronto preventivo e raffreddamento;
- confermi i due livelli di contrattazione – nazionale e aziendale/territoriale – che con il rinnovo vanno ulteriormente qualificati;
- assuma un carattere sperimentale con una contrattazione annua del salario.
Unionmeccanica ha dichiarato che è disponibile a:
- recepire nel Ccnl il tema della rappresentanza e a definire una contrattazione annua del salario;
- definire un elemento di calcolo – l’inflazione – a tutela del potere di acquisto del salario, con il quale riconoscere a posteriori incrementi mensili sui minimi contrattuali in una durata del Ccnl quadriennale;
- prevedere procedure informative in caso di cambio appalto e, relativamente alle trasferte, a individuare anche nel rapporto con il ministero degli Esteri i paesi esteri nei quali il lavoratore può essere chiamato a lavorare solo volontariamente a causa della pericolosità a cui è esposto;
- individuare risorse e definire con il rinnovo del contratto nazionale una sanità integrativa per tutti i lavoratori metalmeccanici delle piccole e medie imprese e i loro familiari;
- riconoscere il tema della formazione come diritto soggettivo dei lavoratori e delle lavoratrici, anche utilizzando risorse dell’Ente bilaterale metalmeccanici che con questo rinnovo intende ulteriormente qualificare e valorizzare;
- ragionare sul tema dell’inquadramento per aggiornarlo e recepirlo nel prossimo rinnovo contrattuale;
- una contrattazione territoriale sperimentale, per le imprese prive di Rsu, la cui titolarità, per materie e territori di competenza, fa capo ai firmatari del contratto a livello nazionale;
- criterio della pariteticità tra impresa e lavoratori delle aliquote per la previdenza complementare.
Unionmeccanica ha inoltre confermato lo scopo (per chi non esercita la contrattazione), gli importi (485 euro annui) e i destinatari (lavoratori che percepiscono solo il minimo contrattuale) dell’attuale “Elemento perequativo”, dichiarandosi disponibile eventualmente a discuterne la trasformazione in forme di salario detassato e decontribuito (premio legato a obiettivi e/o welfare).
Sulle richieste della piattaforma relative al tema della salute e della sicurezza la delegazione di Uniomeccanica ha rinviato le proprie risposte ad un approfondimento in sede tecnica.
La delegazione della Fiom ha ribadito i contenuti sui singoli temi della piattaforma, esplicitando che non è disponibile a mettere in discussione l’attuale maturazione dei Par e delle ferie aggiuntive per anzianità come chiesto da Unionmeccanica.
Nello stesso tempo abbiamo registrato positivamente una posizione di Unionmeccanica complessivamente utile ad un rinnovo in tempi brevi del contratto, relativa in particolare ai temi della rappresentanza e della democrazia, del mantenimento dei due livelli di contrattazione, di una sanità integrativa per tutti e di un diritto di tutti i lavoratori alla formazione. Temi questi sui quali il confronto di merito deve ora sviluppare soluzioni condivise.
La posizione sul salario con il riconoscimento di un incremento per tutti sui minimi, pur con meccanismi o forme sulle quali dovremo discutere per individuare soluzioni condivise, deve realizzare il pieno riconoscimento dell’inflazione e la definizione del valore punto.
Sono confermati gli incontri del 19, 28 e 31 ottobre.
Martedì 2 novembre 2016 è convocato il Comitato centrale della Fiom per una valutazione sulla trattativa.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 14 ottobre 2016