COMUNICATO SINDACALE ELECTRON ITALIA
A seguito dell’assemblea del 6/02/17, il 9 Febbraio, abbiamo chiesto un incontro per discutere sull’ampliamento delle tutele dei lavoratori, tale richiesta è stata ignorata dalla direzione, che ci ha contattato soltanto la sera prima del presidio invitandoci a desistere dalle nostre intenzioni, senza fornirci nessuna apertura sugli argomenti per noi ritenuti fondamentali.
Questo ha portato al nostro sciopero con presidio del 23/02 sotto la sede di Leonardo di Piazza Monte Grappa.
La difficoltà nel trovare un punto di incontro è causata principalmente dall’annunciato ricorso agli ammortizzatori sociali e dalla mancanza di una tutela concreta per la parte più debole cioè i lavoratori che non fossero stati in grado di uscire rapidamente da Electron avendo travato una ricollocazione.
Tutto questo, è motivato dal fatto che riteniamo sussista un rischio concreto di non rientro al lavoro per coloro che venissero messi in cassa integrazione, tale provvedimento a causa delle stesse previsioni dell’acquirente, coinvolgerebbe metà dei lavoratori, oltre a portare a una prevista chiusura in perdita del bilancio 2017.
Leonardo/Finmeccanica ha mostrato fino a ora una totale rigidità rispetto alle richieste di tutela diverse dal solo incentivo all’uscita.
Tuttavia in questi giorni abbiamo elaborato una linea da proporre all’azienda a nostro avviso condivisibile.
La nostra proposta non è stata accolta dall’azienda che ci ha comunicato telefonicamente di non essere più disponibile ad un qualsiasi accordo.
Pertanto stiamo valutando l’opportunità di procedere con un’azione di tutela legale per i lavoratori. Nel frattempo attraverso le strutture nazionali abbiamo sollecitato un incontro al MISE previsto per i prossimi giorni.
L’attuale situazione, causata da un atteggiamento irresponsabile dell’azienda nella gestione della vendita, dimostra sempre più la natura non industriale di questa cessione che non porterebbe al mantenimento delle attività e delle professionalità acquisite, otre a costituire un concreto rischio per il futuro lavorativo dei dipendenti come già annunciato dall’acquirente.
Roma, 08/03/2017
RSU Electron Italia
Segreteria Territoriale CGIL-FIOM
Segreteria Territoriale FIM-CISL
Comunicato_08-03-2017 (pdf-337kb)