Ieri, 3 ottobre le lavoratrici e i lavoratori del consorzio Sicta hanno scioperato e manifestato, all’aereoporto Capodichino di Napoli, per dire ancora una volta no al ricatto dell’Enav di scegliere fra il licenziamento e il trasferimento a Roma di tutti i dipendenti di Napoli, con condizioni peggiorative rispetto a quelle attuali.
Per la Fiom è inaccettabile che un’azienda a controllo pubblico contribuisca in questo modo al depauperamento e alla desertificazione industriale di un territorio come quello di Napoli, proseguendo nello smantellamento dei presìdi industriali e tecnologici del Mezzogiorno, andando nella direzione opposta rispetto ai proclami e alle promesse fatte dal governo.
Oggi i lavoratori di Napoli sono a Roma, in presidio presso la sede del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture in piazzale di Porta Pia, per chiedere un incontro.
Il consorzio Sicta conduce, per conto dell’Enav, attività e progetti di ricerca, sviluppo, progettazione, simulazione, sperimentazione, validazione e dimostrazione di innovazioni relative al sistema di gestione del traffico aereo. Queste attività vengono condotte anche attraverso la partecipazione a progetti finanziati di ricerca e sviluppo, nazionali ed internazionali.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 3 ottobre 2017