Solsonica/Gala: tornare subito al Ministero dello Sviluppo Economico
Dopo gli ultimi fatti accaduti sulla vertenza Solsonica/Gala, crediamo sia utile fare un po di chiarezza su tutta la vicenda che ha coinvolto le lavoratrici ed i lavoratori ex Solsonica, ripartendo dall’ultimo incontro avuto in Confindustria il giorno 14 aprile.
Dopo una trattativa durata circa 8 ore e dove si sono condivise parti importanti come la salvaguardia dell’occupazione, era rimasto un punto aperto che era fondamentale per il proseguo della trattativa e cioè la riassunzione dei lavoratori con le normative vigenti.
Abbiamo chiesto più volte sia all’azienda che a Confindustria di togliere quella frase nell’accordo ma ne hanno fatto una questione di carattere politico più che di sostanza, assumendosi così una grande responsabilità per lo sviluppo della vertenza.
Avendo non condivisa questa ipotesi al Ministero, abbiamo ritenuto necessario come Fiom Cgil di portare questo tema in assemblea e chiedere ai lavoratori il mandato ad andare avanti su queste basi e chiudere successivamente l’accordo al Ministero.
Nell’assemblea svoltasi il giorno 18 aprile davanti ai cancelli dell’azienda, dove aver spiegato tutti i punti dell’eventuale accordo, l’assemblea ha chiesto di esprimersi palesemente come fatto anche in passato.
Ricordo che abbiamo chiesto il mandato ad andare avanti e non il voto sull’accordo, che ricordo a tutti non era stato sottoscritto.
L’assemblea si e’ espressa a maggioranza contro e come Fiom abbiamo preso atto di tale decisione, riconoscendo il voto di quella assemblea.
Il clima e’ vero era un pò teso ma giustificabile anche dalle 124 lettere di licenziamento e dalla posizione aziendale.
Dopo tale decisione abbiamo ritenuto importante come Fiom convocare un’assemblea con tutti gli iscritti per decidere insieme a loro come proseguire la vertenza.
Nel frattempo abbiamo appreso che alcuni lavoratori si erano attivati per fare una raccolta firme per dire a Fim Fiom Uilm di ritornare al tavolo e sottoscrivere l’accordo.
Gli sviluppi di tutto ciò sono cronaca di questi giorni, con comunicato fatto anche dagli stessi lavoratori.
La cosa che riteniamo sbagliata in questa vicenda e’ il tentativo di alcuni di cavalcare le divisioni e salire sul carro della cosiddetta “maggioranza”.
Per la Fiom in questi casi non esiste ne maggioranza ne minoranza, ma lavoratrici e lavoratori che si sono espressi ed ai quali vanno date risposte concrete.
Alimentare lo scontro tra lavoratori crediamo non sia utile a nessuno tanto meno ai lavoratori interessati.
L’unita’ dei lavoratori e’ un valore troppo importante per essere sacrificata e vanno fatti tutti gli sforzi possibili per recuperarla.
Per la Fiom le controparti sono azienda e Confindustria, non i lavoratori che “non vogliono capire”.
I lavoratori hanno subito troppe delusioni e non rispetto anche degli accordi scritti e la loro fiducia va recuperata con atti concreti.
Detto ciò come Fiom riteniamo indispensabile che il Ministero riconvochi subito il tavolo per portare a casa più garanzie possibili sulla rioccupazione di tutti i dipendenti e sullo sviluppo del piano industriale di Gala.
Su questo sia Ministero che Regione dovranno farsi da garante creando dei sistemi di controllo e di monitoraggio di tutta l’operazione.
Solo dopo, se ci saranno le condizioni per un eventuale ipotesi d’accordo, torneremo dai lavoratori per chiedere loro l’approvazione.
Fiom Cgil Rieti
Luigi D’Antonio
Fiom Cgil Roma e Lazio