ICOT: LA LOTTA CONTINUA!
Venerdì scorso 24 giugno si è tenuto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici ICOT sotto la sede TIM di Corso d’Italia. Al presidio, in solidarietà con gli stessi, hanno preso parte le rappresentanze Slc-CGIL dei lavoratori TIM di Roma e la Camera del Lavoro Territoriale CGIL di Roma Est.
Tra le richieste dei manifestanti vi era quella di essere ricevuti dalla dirigenza TIM: verso le ore 11 una delegazione degli stessi, accompagnata da dirigenti Fiom-CGIL Slc-CGIL CdLT CGIL Rieti Roma est Valle dell’Aniene, è stata ricevuta come richiesto dai lavoratori dall’Azienda.
Fiom e CGIL hanno rappresentato lo stato di crisi della ICOT, dovuto soprattutto al fatto che i lavoratori ICOT non percepiscono lo stipendio da 6 mesi e hanno chiesto con forza a TIM di fare il possibile per ricercare una soluzione in tempi brevi.
FIOM ha anche denunciato a TIM che l’appalto di ICOT che copriva la zona di Roma Centro è stato passato nel giro di 48 ore alla Mazzoni. Vero è che quest’ultima ha assorbito i lavoratori in forza alla ICOT TEC, ma FIOM ha tenuto a ribadire che non c’è stato alcun confronto sindacale e che il passaggio dei lavoratori ICOT è stato frutto di pratiche discriminatorie nei confronti dei lavoratori più sindacalizzati che sono rimasti esclusi dal passaggio.
È stata quindi contestualmente denunciata con forza la concorrenza sleale da parte di aziende deregolamentate, che finisce per indebolire le aziende regolari.
Su questo punto e relativamente alle pratiche opache in essere nel settore delle istallazioni telefoniche, TIM ha dichiarato essere ben disposta a ricevere denunce per verificarne la fondatezza e prendere i provvedimenti del caso.
Infine, è stata avanzata la richiesta di un confronto continuativo su questa ed altre crisi che dovessero aprirsi.
I rappresentanti della TIM hanno dichiarato aver rinnovato il contratto d’appalto alla ICOT relativo al settore Lazio Nord.
Quanto alla ITEM, a cui TIM vorrebbe conferire il medesimo lavoro in appalto precedentemente aggiudicato dalla ICOT, a tutt’oggi non ha certificato la propria legittimazione alla partecipazione alle gare indette da Infratel – ed in assenza dei requisiti in tema, TIM sarà costretta a rivolgersi altrove, decisione che vanificherebbe l’affitto di ramo d’azienda (ivi compreso i lavoratori, mettendone così a repentaglio la continuità occupazionale).
Su quest’ultimo punto sono state richieste a TIM da parte dell’O.S. precise garanzie, a cui TIM ha risposto positivamente.
Infine, Slc ha dichiarato esser parte in causa delle rivendicazioni dei lavoratori ICOT non solo per spirito di solidarietà, ma anche perché ritiene doveroso richiamare TIM alla propria responsabilità sociale d’impresa. Proprio quando il settore è interessato da ingenti investimenti, pubblici e privati, per dotare il Paese di un’infrastruttura strategica per l’economia nazionale, il primo gestore d’Italia nonché primo soggetto industriale direttamente coinvolto non può soprassedere sulle condizioni di lavoro di troppi addetti dipendenti di aziende in una catena di appalti e subappalti troppo lunga, che finisce per scaricarsi su prassi di sicurezza sul lavoro quantomeno opinabili, strumentazioni dotazioni formazione carenti, più in generale forme di lavoro irregolare.
In considerazione del piano di risparmi per 1,6 mld€ che condizionerà TIM nel prossimo triennio, temiamo che aumenterà il ricorso a gare al massimo ribasso – moltiplicandosi così crisi come quella che coinvolge ICOT, i cui lavoratori, giova ricordarlo, non percepiscono alcuno stipendio da gennaio.
Consapevoli una volta di più che LEGALITÀ O BARBARIE, Fiom e Slc faranno di tutto perché la crisi ICOT vada a soluzione. Più in generale, intendono valorizzare il dato politico di aver agito di concerto, con la regia della Confederazione, per esercitare pressioni sul committente. Ed intendono proseguire per una regolamentazione del comparto delle istallazioni telefoniche.
Roma, 30 giugno 2016
CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene
Fiom-CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene
Slc-CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene
PRESIDIO ICOT (doc.290-kb)