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COMUNICATO
Le lavoratrici e i lavoratori del Contact Center del GSE in forza ad Almaviva Contact, riunitisi in assemblea il giorno 05/02/2019, sono di nuovo in sciopero!
Le operatrici e gli operatori sono stanchi dei continui diktat a cui sono sottoposti dalla società appaltatrice.
Dopo un primo positivo confronto avviato lo scorso maggio, le parti erano d’accordo ad incontrarsi nel mese di ottobre per avviare un percorso sindacale che avrebbe dovuto portare ad un accordo di 2° livello, teso a migliorare sia la produttività che l’organizzazione del lavoro.
Accordo che, tra le altre cose, avrebbe dovuto portare al riconoscimento di un premio di risultato e ad un corretto inquadramento delle lavoratrici e dei lavoratori.
Purtroppo, dopo diversi incontri tenutisi dal mese di Ottobre al mese di Gennaio, nulla di tutto questo è avvenuto; la reiterata rigidità dimostrata dalla direzione aziendale, ferma nella proposta iniziale, non ha di fatto portato a nulla!
In fase di trattativa la RSU e la FIOM CGIL hanno cercato ad andare incontro all’azienda proponendo la concessione del livello 3S (e non più del “sacrosanto” 4 livello), e la modifica dei parametri, molto alti, dell’ indicatore di profittabilità dell’azienda: il noto EBITDA.
In ultima istanza, in alternativa al 3 livello Super, è stata richiesta l’elargizione temporanea di Buoni Pasto, volti a sanare temporaneamente il sotto-inquadramento.
Almaviva Contact non ha voluto accettare alcuna istanza proposta dalla RSU e dalla FIOM CGIL, continuando a ignorare il valore delle competenze acquisite negli anni e dimostrando apertura solo per un eventuale accordo basato esclusivamente su premi di produzione di difficile raggiungimento, legati alla rimuneratività dell’azienda e non controllabili nè misurabili dai lavoratori, né tanto meno dalle rappresentanze sindacali, come richiesto in fase di trattativa.
Ricordiamo a codesta spettabile Azienda che i lavoratori della sede di Roma sono impegnati sulla commessa GSE da circa 8 anni, sono nella quasi totalità laureati e hanno acquisito nel tempo delle competenze che fanno sì che, nonostante la mancanza di formazione e di strumentazione di supporto adeguata, riescano a portare avanti un servizio di qualità per il Cliente GSE.
A tal proposito è bene ricordare, come spesso facciamo, che il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento economico, ma anche una forma di accrescimento della professionalità, di affermazione dell’identità e della dignità personale e sociale.
Ricordiamo inoltre che la “non economicità della commessa”, che l’azienda ha denunciato durante tutti gli incontri (seppur senza mostrare alcun documento ufficiale a supporto), non può impattare sui diritti dei lavoratori.La scarsa qualità del servizio dovuto allo spostamento di parte dei volumi sulla sede di Napoli, impiegando operatori non sufficientemente formati, ha determinato un abbassamento degli standard di professionalità e competenza del servizio erogato al cliente finale.
Pertanto le lavoratrici e i lavoratori della sede di Roma proclamano l’apertura dello stato di agitazione con un iniziale pacchetto di 24 ore di sciopero, al fine di richiedere la modifica di una condotta di chiusura irragionevole e dannosa; e per reiterare la loro disponibilità a interloquire per finalità di comune interesse, sottolineando l’importanza del rispetto della dignità e professionalità di chi da anni svolge un prezioso lavoro sulla commessa GSE.
Pertanto auspichiamo e facciamo nostra, come organizzazione sindacale, la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori di voler riaprire il prima possibile un nuovo percorso di confronto e di dialogo con la società fornitrice del servizio. E ci auguriamo inoltre che questa volontà possa servire da stimolo all’Ente appaltante nel vigilare sulla corretta esecuzione dell’appalto.
RSU Fiom Almaviva Contact
Per la segreteria FIOM-CGILRieti Roma Est Valle dell’Aniene
Christian De Nicola.
COMUNICATO ALMAVIVA CONTACT