L’annullamento delle gare di manutenzione, se confermata, sarebbe una decisione irresponsabile da parte di Enel con prevedibili effetti disastrosi sul settore metalmeccanico, che scaricherebbe sulle vite dei lavoratori impegnati nell’indotto tutti gli effetti negativi di responsabilità che competono in proporzione a Enel e alle imprese.
Questa decisione, unita alla riduzione di organico annunciata tra gli elettrici che deve essere scongiurata, aprirebbe uno scenario sociale preoccupante per affrontare il quale l’utilizzo degli ammortizzatori sociali non è così scontato, vista la drastica riduzione degli stessi dopo il Jobs act. La responsabilità sociale d’impresa prescritta dalla Costituzione è un obbligo civile nonché di buon senso che deve essere rispettato.
È il momento di discutere un piano di transizione energetica per la prospettiva industriale di Torrevaldaliga Nord e senza impatti sull’occupazione del territorio.
Non può essere Enel a guidare tale piano ma il Governo, al quale chiediamo anche una revisione degli ammortizzatori sociali.
I tavoli del 15 maggio, convocati presso la Regione Lazio e il Comune di Civitavecchia con la presenza dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, dovranno essere l’occasione per un confronto che porti ad evitare riduzioni di organico sia nell’immediato che in prospettiva, dannose sotto tutti i punti di vista incluso quello della sicurezza.
Avvieremo un ciclo di assemblee, alcune già iniziate, tra i metalmeccanici per discutere le iniziative di mobilitazione:
- quelle che si renderanno necessarie per tutelare i posti di lavoro del territorio;
- verso lo sciopero generale nazionale dei metalmeccanici del 14 giugno.
11 maggio 2019
F.I.O.M. CGIL
Civitavecchia Roma nord Viterbo