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APPALTO RAI SI RICOMINCIA
I lavoratori della SECAM impegnati da anni nelle attività di conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici delle sedi RAI di Roma, denunciano lo stato di eterna precarietà lavorativa causata da un sistema di appalti all’interno di RAI che non tiene in nessun modo conto dei diritti e della dignità dei lavoratori dipendenti delle aziende sue fornitrici.
Anche stavolta, nell’ennesimo cambio appalto, ci si ritrova a vivere questo importante nodo lavorativo, ma ancora di più di vita, nel più totale stato di incertezza.
Alla conclusione di molteplici proroghe nel contratto di queste vitali attività all’interno delle sedi RAI, il 1 settembre dovrebbe prendere avvio la nuova gestione affidata con gara di appalto a un gruppo di Aziende guidato dalla Società ANTAS.
Ad oggi però nessun soggetto, ne azienda subentrante ne tantomeno il committente, si è fatto carico di avviare una discussione con la rappresentanza sindacale finalizzata a garantire i livelli occupazionali e il rispetto degli elementi retributivi e normativi.
I LAVORATORI CHIEDONO
Che la RAI si faccia carico di aprire immediatamente un tavolo di confronto tra aziende uscenti e entranti
Che la RAI si impegni a garantire la stabilità occupazionale, normativa e retributiva del personale operante in appalto
Che la RAI dia piena attuazione alle norme contenute all’interno del DLgs 50 del 2016 (codice degli appalti pubblici)
Che si metta fine all’eterno stato di precarietà in cui sono costretti i lavoratori degli appalti
Che le autorità di Governo impongano il concreto rispetto delle condizioni dei lavoratori che svolgono prestazioni lavorative presso la RAI (Azienda pubblica)
I LAVORATORI DECIDONO
Di avviare lo stato di agitazione con la proclamazione di mobilitazioni in sciopero con modalità e date da definirsi.
Le RSU FIOM CGIL della SECAM di Roma La FIOM CGIL Rieti Roma Est