Comunicato Sindacale
LEONARDO: solo confusione in qualche gestione, o…?
Questa Leonardo Academy non va bene!
Siamo a più di 2 mesi dall’ avvio dell’Academy Leonardo ma si ha l’impressione che, il nobile intento presentatoci, stia naufragando in un mero spostamento di personale dimenticando le positive premesse di ampliamento delle competenze e delle opportunità.
A luglio sono state trasferite in Academy circa 130 persone, tutte appartenenti alla ex-Divisione SSI (e non è un caso). L’Academy, presentata come opportunità di crescita professionale attraverso sessioni di corsi per rafforzare la propria mansione di lavoro (corsi skill) o per cambiare mansioni non più idonee ai processi organizzativi aziendali (corsi re-skill), ha coinvolto Lavoratori e Lavoratrici staccati dal propri reparti/CdC senza che abbiano potuto scegliere tra varie proposte e senza essere stati prima informati sulle finalità o sulla certezza della riallocazione nelle loro aree. Nessuno inoltre (a dimostrazione anche una disorganizzazione preoccupante), si è preso la briga di comunicare alle persone selezionate se dovevano continuare a fare il loro lavoro o meno.
L’iniziativa deve svilupparsi in opportunità che il lavoratore LIBERAMENTE E SENZA PRESSIONE ALCUNA PUO’ O MENO COGLIERE, ma ad oggi, con la maggior parte dei corsi chiusi, continua a non esserci nessuna trasparenza su come e dove questi lavoratori saranno impiegati. Il ruolo dei responsabili RUeO dei siti interessati (ora soprattutto Tiburtina, Laurentina e Genova) è apparso ininfluente, ci risultano proposte di cambio divisione, cambio sede e addirittura cambio regione, e colloqui volti a cercare di “imporre” trasferimenti individuali di sito o in altra società, previo licenziamento da Leonardo e trasferimento. Tutto ciò senza la minima certezza e tutela del lavoratore.
Visto lo stato delle cose, le riorganizzazioni in corso nelle Divisioni Electronics e Cyber, gli assessment in corso a vari livelli di professionalità (ad esempio nell’area Marketing & Sales, si sta facendo una mappatura, lanciata da Corporate con ausilio di società di consulenza per test individuale online, ma soltanto per i colleghi della fascia di età 44-55/60 anni), ci si domanda: “perché ciò ha riguardato solo 300 dipendenti? E per gli altri che non sono rientrati nel progetto, cosa si prevede?”. A fronte di ciò, abbiamo il giustificato timore che l’Academy, da Gennaio, possa essere riproposta a fasce più ampie di lavoratori e, con questi presupposti, quale può essere l’opportunità di miglioramento professionale che potranno avere?
Riteniamo questi metodi sbagliati e non corretti né per rispetto alle persone coinvolte, né per le modalità e finalità con cui vengono proposte, né con le premesse etiche continuamente richiamate da Leonardo che probabilmente scambia la forma (buone intenzioni di ascolto, vicinanza e rispetto dei Lavoratori), con la sostanza (spostamento di personale senza comunicazione, senza condivisione e senza prospettiva chiara).
Come già detto per HR Evolution come sistema di valutazione aziendale, anche per l’Academy o per qualunque altro progetto che la D.A. Leonardo voglia mettere in campo (p.e. test per mappatura professionale), è necessaria la dovuta informazione a Lavoratori e Lavoratrici, oltre che il coinvolgimento fattivo delle loro rappresentanze sindacali, affinché non si giochi sul futuro dei Lavoratori! Non è chiaro se quanto sopra abbia a che fare con il nuovo modello Leonardo Product System tanto enunciato (WCM), ma se è così c’è di che preoccuparsi! Per questo chiediamo l’apertura di un confronto serio sul tema perché non bastano rassicurazioni “pro-forma” della Direzione Leonardo ai tavoli sindacali affinché la forma diventi sostanza con comportamenti corretti e rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fiom-Cgil Roma e Lazio
Roma,7 novembre 2019
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