CONTRO LE STRAGI SUL LAVORO LA REGIONE LAZIO INVESTA SUL SISTEMA DI CONTROLLO E AUMENTI IL NUMERO DEGLI ISPETTORI!

FIOM: CONTRO LE STRAGI SUL LAVORO LA REGIONE LAZIO INVESTA SUL SISTEMA DI CONTROLLO E AUMENTI IL NUMERO DEGLI ISPETTORI!

Il presidio organizzato sotto la regione Lazio dalla Fiom Cgil di Roma e Lazio, indispensabile per richiamare l’attenzione delle istituzioni e in particolare della Regione sul tema salute e sicurezza sul lavoro, ha visto l’ampia partecipazione dei delegati sindacali e dei rappresentanti della salute e sicurezza.

Una prima iniziativa in cui i delegati alla sicurezza hanno denunciato come, nonostante le regole e le leggi a tutela della salute e sicurezza sul lavoro siano stringenti, troppo spesso non vengono rispettate da molti datori di lavoro, i quali, pur di risparmiare e aumentare il loro profitto, non investono minimamente in termini di sicurezza, a partire dalle attrezzature, i macchinari e la loro regolare manutenzione fino ad arrivare ad economizzare sui dispositivi di protezione individuale.

Durante lo svolgimento del presidio una delegazione sindacale è stata accolta da rappresentanti istituzionali dell’Assessorato al Lavoro e dell’Assessorato alla Sanità, ai quali sono state presentate le nostre richieste.

Dal nostro punto di vista sono necessarie azioni concrete che migliorino il coordinamento tra gli enti competenti in materia di controllo e vigilanza, l’aumento consistente del numero degli ispettori in campo per effettuare controlli nei luoghi di lavoro per il rispetto delle leggi sulla salute e sicurezza ed infine una ruolo forte del Comitato regionale di Coordinamento sulla salute e sicurezza sul lavoro che svolga anche un reale monitoraggio delle attività di sorveglianza messe in atto dalla ASL.

Con oltre 8.800 infortuni sul lavoro e 19 con esito mortale accaduti nel Lazio nel primo trimestre del 2021, le debolezze e carenze nel sistema di prevenzione e di vigilanza sul lavoro sono sotto gli occhi di tutti, così come è incomprensibile la volontà di questo governo nazionale che invece di puntare alla professionalizzazione dei lavoratori e alla qualità dei servizi verso i cittadini intende cancellare parti importanti del codice degli appalti con gravi ripercussioni anche in termini di salute e sicurezza sul lavoro.

La proposta di legge della Regione Lazio che investe sulla formazione non è assolutamente sufficiente, per questo sulla base delle richieste avanzate valuteremo i provvedimenti che verranno adottati dalla Regione Lazio e, in assenza di azioni tangibili, come Fiom Cgil di Roma e Lazio siamo pronti alla mobilitazione.

Roma, 27 maggio 2021

Comunicato presidio 25 maggio 2021