RESPINGIAMO L’ARROGANZA AZIENDALE DI IBM, NO AI LICENZIAMENTI

RESPINGIAMO L’ARROGANZA
AZIENDALE, NO AI LICENZIAMENTI

Si è tenuto oggi il primo incontro in Assolombarda, tra l’Azienda, il Sindacato e le Organizzazioni Sindacali di categoria, a seguito dell’apertura da parte di IBM di una procedura di licenziamento collettivo che impatterebbe su 45 impiegate/i e 40 dirigenti.
L’azienda adduce tra le motivazioni la sostenibilità dei costi aziendali e l’inefficace ricollocazione del personale di staff su aree ritenute più strategiche che la porterebbero a dover licenziare per salvaguardare la produttività e la redditività dell’impresa.
Riteniamo le motivazioni dichiarate da IBM irricevibili e infondate: impensabile che l’equilibrio di un’impresa multinazionale si possa basare sullo stipendio di 45 persone, inverosimile che l’azienda possa fare a meno delle attività svolte oggi dalle lavoratrici e dai lavoratori che si trovano nelle funzioni di supporto o automatizzarle completamente. Riteniamo irrispettoso del personale e del sindacato non essersi fatta carico effettivo dei percorsi di formazione e riqualificazione come scritto negli accordi sindacali precedenti, come se fossero le persone a doversi inventare autonomamente un futuro e non l’azienda a doversi far carico della loro formazione e dei loro percorsi di carriera.
La procedura è uno schiaffo in faccia alle lavoratrici e ai lavoratori e un disconoscimento degli impegni presi ai tavoli sui quali negli ultimi 10 anni sono state gestite le complesse riorganizzazioni dell’impresa che sono costate sacrifici al personale.
Abbiamo chiesto ad IBM di ritirare la procedura e di tornare al tavolo (il prossimo incontro si terrà il 3 ottobre) con la disponibilità a parlare di concreta riqualificazione, di strumenti volontari e conservativi, consapevoli che non sono né i costi né le attività il problema, ma una politica di tolleranza zero che vorrebbe decidere fino all’ultima risorsa chi ha un posto e chi no nel progetto che IBM si è data.
E’ importante opporsi sin da subito a questo atteggiamento dell’azienda e far sentire la nostra voce, per questo motivo con effetto immediato è indetto lo sciopero della reperibilità, degli straordinari, del lavoro di sabato e di domenica e convocata l’assemblea di tutto il personale per il 25 settembre alle ore 10 dove illustreremo i contenuti del confronto odierno ma soprattutto dove decideremo insieme ulteriori iniziative collettive per far comprendere a IBM che non può sbarazzarsi delle lavoratrici e dei lavoratori a suo piacimento.
Milano, 23 settembre 2024
FIM, FIOM, UILM Nazionali Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia