Il meraviglioso paese Italia… dove molti piangono e troppo pochi reagiscono!
Non esiste in Italia una famiglia che non abbia a che fare con la precarietà: per impatto diretto in caso di perdita di lavoro, per un figlio, un amico, un parente.
Un vero e proprio flagello sociale che:
– impedisce una sana crescita del paese, in un periodo economico storico dal punto di vista delle difficoltà vissute quotidianamente;
– impedisce una possibile uscita dalla crisi ancora in corso ed i cui effetti non è detto siano palesati completamente;
– impedisce alle “nuove” generazioni una programmazione di vita e di investimento personale a lunga distanza;
– assicura l’impossibilità futura di contare su una anche minima pensione, diritto doveroso per chi ha lavorato per tanti anni.
Proprio per tutti questi motivi la Cgil, prima volta nella sua lunga storia, ha promosso il referendum per il ripristino dell’art. 18, sulla cancellazione dei voucher contenuti nel Job Act e per la clausula di salvaguarda dell’occupazione in caso di cambi appalti.
Come dovrebbe essere noto il quesito referendario sul ripristino dell’art. 18 è stato considerato illegittimo dalla Consulta Giuridica in un voto che ha visto la stessa consulta spaccata in due sulla diversa interpretazione che i suoi componenti hanno espresso sull’argomento.
Resta invece aperta la battaglia contro i voucher e contro i cambi appalti selvaggi.
Nei prossimi mesi quindi dovremo TUTTI essere impegnati a votare e far votare per la cancellazione dei voucher e per una etica gestione dei cambi appalti….se ognuno di noi porta a votare 10 persone di propria conoscenza il risultato è certo per noi, per chi ne è direttamente coinvolto e per la politica in generale che deve comprendere che non si può continuare con la deregolamentazione del mondo del lavoro per garantire i profitti ai padroni.
I danni di una tale politica sono sotto gli occhi di tutti e continuare a fare finta di nulla non può essere la nostra risposta.
Questo dovrebbe essere invece il periodo in cui padroni investano, anche su nuovi modelli di produzione, di qualità e di innovazione ricorrendo ove possibile ad energie alternative.
In attesa di questi referendum, nella speranza che i lavoratori italiani rispondano compattamente con due “SI” alla cancellazione di alcune norme inique e antisociali vi inviamo la locandina di un nuovo sportello Nidil per assistere tutti i lavoratori precari del territorio romano.
SPORTELLO PRECARI NIDIL CGIL
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