Con la manifestazione del 17 ottobre u.s. siamo riusciti a fissare un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro servirà a capire le reali possibilità di soluzione per i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori della Agile ex Eutelia.
Per questo riteniamo importante riprogrammare ancora un altro presidio nazionale sotto la sede del ministero in occasione dell’incontro. La riapertura del tavolo istituzionale deve essere un impegno concreto del governo e i rappresentanti istituzionali perché malgrado quanto fatto finora ancora molti lavoratori sono senza soluzione e con la drammatica prospettiva, alla scadenza degli ammortizzatori sociali, di non avere nessun sostengo e nessun lavoro, così come sta accadendo già ad alcuni di loro.
Ricordiamo che, dopo la bancarotta fraudolenta che ha gettato in strada duemila famiglie, i lavoratori non si sono mai rassegnati al sostegno economico ma hanno cercato in questi anni molte soluzioni alla loro condizione. La collaborazione dei governi che si sono succeduti ed il sostegno di molti parlamentari, hanno prodotto una forte riduzione del numero dei lavoratori con problemi ma la brusca interruzione del tavolo di confronto ha lasciato ancora circa 400 lavoratrici e lavoratori senza soluzione.
Per questo torniamo a richiedere la riapertura del confronto sulla base di proposte già condivise in sede istituzionale come: il monitoraggio dell’accordo Infracom, rispetto al reimpiego di personale nel progetto di estensione della «banda larga»; il progetto relativo al reimpiego nelle imprese sottratte alle mafie e nei progetti con l’Enea, nell’ambito del risparmio energetico; la possibile stabilizzazione dei lavoratori che hanno svolto attività di tirocinio presso i tribunali; l’applicazione di ulteriori salvaguardie ai lavoratori più vicini alla pensione e affinché vengano assicurate forme di reddito a chi ha perso qualsiasi sostegno”.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 25 ottobre 2017