COMUNICATO
Ieri si è conclusa la complicata vertenza che coinvolge settanta lavoratori del Laboratorio di Ricerca e Sviluppo IBM addetti al prodotto BigFix, venduto alla fine dello scorso anno alla società indiana HCL.
Ai lavoratori coinvolti l’azienda proponeva un passaggio con cessione individuale di contratto,mettendo dunque ognuno nella condizione di trovarsi solo nel prendere la decisione e sprovvisto di garanzie economiche e normative.
Dopo numerosi incontri e nonostante il comportamento ambiguo e scorretto della delegazione USB, le organizzazioni sindacali FIM-Cisl, FIOM-Cgil e UILM-Uil e la RSU Fiom e Uilm hanno raggiunto un accordo con l’azienda. Questo è stato possibile grazie al mandato della maggioranza dei lavoratori coinvolti ed alla capacità di tenuta della RSU Fiom. A partire da oggi i lavoratori potranno prendere la loro decisione in merito al passaggio, che ribadiamo essere volontario e non vincolato dall’accordo sindacale siglato, tutelati da un importante accordo sindacale che vede il riconoscimento per chi deciderà di lasciare IBM di tutte le tutele dell’articolo 18 Legge 300,l’armonizzazione di tutti i trattamenti in essere ed un interessante incentivo all’esodo.
Per chi scegliesse di restare è prevista, per la prima volta in IBM, una procedura bilaterale atta ad individuare percorsi di formazione e riqualificazione interni.
Roma 19 gennaio 2018
p. FIOM-CGIL RM COL
Susanna Felicetti
p. FIM-CISL ROMA
Barbara Caroti
p. UILM-UIL Roma
Ariel Hassan