VERBALE DELL’ASSEMBLEA DEGLI RLS DELLA FIOM CGIL DI ROMA E DEL LAZIO
Il giorno 18 marzo 2019 presso la Sala Fredda di Via Buonarroti 12, si è svolta la prima Assemblea degli R.L.S. delle aziende metalmeccaniche di Roma e Lazio propedeutica alla costituzione del Coordinamento Salute e Sicurezza della FIOM CGIL di Roma e del Lazio e in preparazione dell’Assemblea nazionale Fiom Cgil su salute e sicurezza che si terrà a Padova il 5 aprile p.v.
L’ iniziativa ha visto la numerosissima presenza dei delegati RLS e la partecipazione dell’INCA Nazionale, dell’INAIl nazionale e della Responsabile del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente di Lavoro. I lavori sono stati conclusi da Maurizio Marcelli della FIOM CGIL Nazionale.
L’ assemblea si poneva l’ obbiettivo di condividere le articolate e complesse realtà lavorative presenti a Roma e nel Lazio affinché le varie esperienze vissute dagli RLS potessero far emergere le criticità e le diverse condizioni e situazioni nei luoghi di lavoro e di conseguenza la possibilità di acquisire nozioni ed informazioni utili derivanti dai diversi settori.
Dopo l’ introduzione del Segretario Generale della Fiom Cgil di Roma e Lazio Fabrizio Potetti si sono susseguiti gli interventi dei compagni e delle compagne RLS, con al centro alcuni casi specifici.
E’ stata ampiamente espressa la difficoltà degli RLS di affrontare dinamiche e situazioni di rischio e pericolo, prevenzione e protezione che coinvolgono contestualmente per responsabilità diversi datori di lavoro ovvero in tutte quelle realtà lavorative in cui sono presenti rischi e pericoli interferenziali come ad esempio quelle riscontrate in siti produttivi molto complessi ed in regime di appalto e sub appalto (ad esempio l’ Aeroporto L. da Vinci, gli ospedali, la Centrale ENEL di Civitavecchia etc.).
E’ fortemente emersa la necessità ed il bisogno di creare un filo conduttore comune e più precisamente un coordinamento che unisca le capacità degli RLS della stessa filiera (a partire dalla FIOM e quando presenti degli RLS di altre categorie) per fronteggiare criticità che richiedono un’ azione congiunta e coesa dei delegati e che ambisca ad apportare dei miglioramenti anche in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della salute e sicurezza.
L’ intenzione di creare dei coordinamenti di sito si è resa necessaria oltre che per contrastare efficacemente tutte quelle situazioni e condizioni particolarmente complesse dettate dal contesto che nonostante tutti gli sforzi il “ solo “ RLS “ non riesce a risolvere, anche dall’ assenza della figura dell’ RLS di sito.
Significativi i contributi che hanno portato alla luce alcune problematiche presenti in alcune realtà lavorative considerate particolarmente attente agli aspetti della salute e sicurezza ma che di fatto, contrappongono i lavoratori in una vera e propria competizione che nulla hanno a che fare con una corretta e utile promozione della salute e sicurezza, così come è emerso:
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alla ABB di Castel Romano che, attraverso il progetto denominato “ Boss “, istituisce un torneo a squadre (formate da gruppi di lavoratori e capi) che premia la squadra con il più basso numero di infortuni. Il rischio è che la competizione tra squadre sostituisca l’attenzione alla sicurezza innescando un circuito perverso azienda lavoratori teso a non denunciare gli infortuni per “vincere” il premio;
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alla FCA di Cassino con supporti tecnologici che dovrebbero diminuire l’ affaticamento bio-meccanico in determinate attività lavorativa (nella fattispecie “ l’ esoscheletro “), ma che potrebbero invece essere di impedimento quando il lavoratore esegue più attività, affaticare di più visto che la struttura pesa 3 kg e sarà indossata per 8 ore, aumenta il calore e la sudorazione del lavoratore oltre ad aumentare il numero di movimenti eseguiti nello stesso arco di tempo con possibili riflessi sulle articolazioni;
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nel settore informatico è stato approfondito l’ aspetto del lavoro Agile o Smart working. Con particolare riferimento al fatto che a fronte del beneficio per il lavoratore rispetto alla gestione degli spostamenti e alla capacità di cura della famiglia, ad oggi molti interrogativi e perplessità suscitano gli aspetti relativi al concetto di ergonomia della postazione di lavoro, alle coperture assicurative da parte dell’ Inail in caso d’ infortunio in “itinere”, al riconoscimento di eventuali malattie professionali etc. (condizioni e ambienti di lavoro che al momento, ne il legislatore ne tanto meno l’ ultima circolare n. 48 del novembre 2017 emessa dall’ Inail, hanno chiarito in maniera sufficientemente esaustiva).
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Particolarmente importanti e meritevoli di un ragionamento specifico di settore le problematiche dei lavoratori operanti nelle installazioni d’impianti. Filiere lunghissime con la maggior parte delle attività svolte da lavoratori in subappalto, salari bassi, orari di lavoro senza controllo e sicurezza sul lavoro ridotta ai minimi termini. Il settore vede un’incidenza di infortuni e malattie professionali molto alta e sul quale i controlli sono carenti se non inesistenti.
Preziosi ed importanti gli interventi INCA Nazionale, INAIl e un ispettore del servizio Prevenzione e sicurezza Ambiente di Lavoro.
Quest’ ultimo ha testimoniato il fatto che molti degli infortuni gravi e mortali avvengano in situazioni di copresenza di diverse aziende in cui sono presenti rischi interferenziali ed in particolar modo in cantieri edili in cui i lavoratori – sotto la pressione generata dai tempi di consegna lavori e più in generale della produzione – considerano ormai come “normali “ e di fatto acquisendoli come un’ abitudine, dei comportamenti e dei metodi di lavoro oggettivamente molto rischiosi e pericolosi.
In questo contesto è molto importante il Coordinamento delle RSU e degli RLS intercategoriale che nascerà presso l’aeroporto di Fiumicino a Roma con l’obiettivo di rafforzare la politica della sicurezza e la tutela negli appalti. Il 4 aprile p.v. ci sarà l’ufficializzazione del coordinamento di sito alla presenza delle categorie interessate e della confederazione. L’obiettivo che ci diamo a breve è di poterne costituire anche in molti altri luoghi di lavoro particolarmente complessi e frammentati sia per il numero di aziende interferenti che per le aree contrattuali applicate.
L’ Inca Nazionale ha ricordato come le malattie professionali siano in aumento, in particolar modo nel settore dell’industria e servizi e come il Patronato stia procedendo (nel mese di maggio 2019) ad una capillare campagna di monitoraggio e acquisizione dati su potenziali malattie professionali – ancora non denunciate- anche tramite dei questionari di approfondimento da diffondere – con il supporto degli RLS – nei luoghi di lavoro (la Fiom Cgil di Roma e Lazio è impegnata direttamente sul progetto).
L’ istituto, inoltre, ha ben chiarito – come il luogo comune vuole – che il fatto di denunciare una malattia professionale non equivalga affatto ad una probabile perdita del posto di lavoro ma paradossalmente, il fatto di non affrontare ovvero tutelarsi in caso di malattia dovuta all’attività lavorativa, possa portare ad un aggravamento ulteriore della propria condizione di salute.
Oggi, anche grazie al lavoro svolto dall’Inca in questa direzione, sono molti gli strumenti a disposizione dei datori di lavoro – anche economici provenienti dai fondi Inail – affinché un lavoratore soggetto ad una malattia professionale venga ricollocato in una mansione e ambiente di lavoro a lui adatta.
L’ istituto Nazionale Assicurazione sul lavoro ha comunicato come la recente riforma che ha visto la diminuzione delle tariffe per le imprese, sia il frutto della legge finanziaria promossa nel 2014 e finalizzata con la manovra del 2019 e che, tale revisione ( non avveniva da circa 20 anni ), si è resa necessaria per adeguarsi ai “profondi cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro”.
Sempre secondo l’INAIL, questa riforma favorisce – tramite l’ abbassamento del premio assicurativo – le imprese che mettono in atto interventi di prevenzione e l’ impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti da decreto legislativo 81/2008 e s.m.i..
Il Resp. Salute e Sicurezza Fiom Cgil Nazionale Maurizio Marcelli, nel criticare la manovra finanziaria e i provvedimenti presi sulle tariffe INAIL che di fatto abbassano le tutele per i lavoratori e la capacità operativa dell’ente, ha concluso l’ assemblea ricordando l’ importanza dell’Assemblea Nazionale prevista per il prossimo 5 Aprile 2019 a Padova cogliendo l’ occasione per evidenziare a tutti gli Rls, come al netto delle leggi e delle norme che di fatto attribuiscono diritti e obblighi ai lavoratori, questi ultimi, devono rivendicarli e conquistarne ulteriori attraverso la convinzione ed il coraggio e che, tutta la rappresentanza sindacale nel luogo di lavoro, ovvero anche la RSU, deve assolutamente partecipare, supportare (anche tramite la contrattazione), questo processo finalizzato a tutelare, promuovere e rivendicare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
P. la Fiom Cgil di Roma e Lazio
Il Resp.le del Settore Salute e Sicurezza
Cristian Belloro
verbale RLS 18 marzo 2019 Sala Fredda di Via Buon