NEGLI OSPEDALI I TAMPONI DEVONO ESSERE FATTI A TUTTI, SANITARI E NON!
NON CI SONO LAVORATORI DI SERIE A E DI SERIE B
#NONSIAMOCARNEDAMACELLO#
La Regione Lazio ha deciso, vista l’emergenza sanitaria negli ospedali laziali che vantano purtroppo il record di medici contagiati da COVID-19 (94), di eseguire il tampone a tutto il personale sanitario per rilevare eventuali ulteriori possibili contagi.
Le condizioni estreme in cui opera il personale sanitario e l’oggettiva carenza di dispositivi di protezione individuale adeguati, stanno mettendo in pericolo la trincea con cui si sta combattendo il virus, il personale sanitario. Una trincea che se dovesse crollare avrebbe conseguenze catastrofiche per i cittadini.
Come FIOM CGIL riteniamo giusto procedere con uno screening di massa negli ospedali (sarebbe utile farlo a tutta la popolazione), ma giudichiamo assurdo che non lo si faccia a tutti coloro che lavorano negli ospedali ma che dipendono da altre aziende, cioè gli appalti.
Questi lavoratori entrano continuamente in contatto con medici, infermieri, entrano nei reparti e operano su macchinari e apparati complessi fondamentali per la cura delle persone, intervengono su sistemi dove il virus si annida più facilmente, tant’è che quelle da loro svolte sono considerate attività essenziali.
Questi lavoratori che sono in trincea come gli altri, soffrono delle stesse carenze di dispositivi di protezione ma di fronte all’emergenza negli ospedali, come si può continuare ad ignorarli?
L’emergenza da COVID-19 era stata inizialmente sottovalutata, purtroppo molti rappresentanti istituzionali non avevano compreso la gravità del problema, mentre al contrario molti italiani erano giustamente preoccupati e consapevoli del pericolo, forse semplicemente per il fatto che dalla Cina arrivano immagini e notizie drammatiche.
Vogliamo ricordare che negli ospedali prestano la loro opera tanti altri lavoratori e lavoratrici e che i tamponi devono essere fatti anche a loro, perché sono esposti allo stesso rischio e perché la loro protezione ci sta a cuore come quella di tutti i lavoratori, a partire da quelli che sono in trincea.
Proteggere tutto il personale significa proteggere tutti i cittadini, dentro e fuori dall’ospedale, significa arginare il contagio e ridurre il rischio di morire per Covid-19.
Per noi non esistono lavoratori di serie A e di serie B e agiremo in tutte le sedi perché vengano fatti i tamponi anche a loro e perché possano lavorare in sicurezza.
La regione disponga lo screening a tutti i lavoratori che operano nei presidi sanitari, sarà un contributo fondamentale per la tutela dei lavoratori e contro la diffusione del virus.#NONSIAMOCARNEDAMACELLO#
FIOM CGIL ROMA E LAZIO
Roma, 25 marzo 2020