Lo scorso 28 settembre Federmeccanica ha presentato a Fim, Fiom e Uilm una nuova proposta per il Contratto nazionale di lavoro, in alcuni punti sostanzialmente diversa da quella illustrata lo scorso 22 dicembre, che avevamo respinto unanimemente e contro cui abbiamo proclamato e attuato scioperi e iniziative di mobilitazione.
Questo cambiamento rappresenta un primo risultato delle lotte e delle mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici e della tenuta unitaria delle organizzazioni sindacali, a partire dall’obiettivo di confermare il ruolo salariale e normativo del contratto nazionale per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Una proposta che, tuttavia, non è ancora suciente, poiché non garantisce il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni e presenta carenze su altri aspetti normativi qualicanti.
PER QUESTE RAGIONI FIM, FIOM E UILM CONFERMANO:
SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLA FLESSIBILITA’
DEI METALMECCANICI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
Fim, Fiom e Uilm riaermano la volontà di giungere presto ad un contratto per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.
PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO, TUTELARE L’OCCUPAZIONE, FAR RIPARTIRE IL SISTEMA INDUSTRIALE E RINNOVARE LE RELAZIONI SINDACALI.
Vanno battute le rigidità di Federmeccanica e Assistal, con la partecipazione alle iniziative e il sostegno alle proposte sindacali.
Roma, 30 settembre 2016
Comitato Centrale Fiom-Cgil del 29 settembre 2016. I documenti
Al termine dei lavori del Comitato Centrale sono stati presentati due documenti che sono stati votati in contrapposizione.
Il documento presentato dalla Segreteria nazionale della Fiom-Cgil, è stato approvato con 122 voti a favore, il documento prima firmataria Eliana Como ha raccolto 7 voti, un voto di astensione.
Documento conclusivo presentato dalla Segreteria nazionale Fiom-Cgil
Il Comitato Centrale della Fiom-Cgil considera un primo risultato delle lotte e delle mobilitazioni unitarie, sviluppate in questi mesi dai metalmeccanici nei luoghi di lavoro e nel Paese il fatto che Federmeccanica abbia avanzato una nuova proposta in alcuni punti sostanzialmente diversa da quella illustrata lo scorso 22 dicembre al tavolo della trattativa per il Ccnl che può permettere una vera trattativa.
Il nostro obiettivo è e rimane quello di realizzare un accordo unitario da validare democraticamente tramite il voto delle lavoratrici e dei lavoratori.
Vogliamo ricostruire il ruolo del Contratto nazionale quale strumento generale e solidale per la tutela e l’aumento del potere d’acquisto e per l’estensione dei diritti per tutte le forme di lavoro. Vogliamo qualificare ed estendere la contrattazione aziendale e territoriale su tutti gli aspetti che compongono la prestazione di lavoro.
La sperimentazione di un sistema di relazioni industriali così strutturato su due livelli contrattuali tra loro distinti è l’unica condizione che può permettere alle lavoratrici, ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali di misurarsi con i processi di trasformazione tecnologica e organizzativa in atto nel nostro modello produttivo con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’occupazione, contrastare la precarietà, far ripartire gli investimenti e rilanciare una nuova idea di politica industriale e partecipazione.
In tale ambito è necessario rendere applicabile nel nuovo Ccnl i principi del testo unico sulla rappresentanza affinché, attraverso le regole e la democrazia, si arrivi ad un Ccnl unitario in cui le lavoratrici e i lavoratori abbiano un ruolo vincolante e decisionale ricomponendo l’unità del mondo del lavoro.
Il Comitato Centrale considera la proposta avanzata da Federmeccanica in materia di salario un passo avanti ma insufficiente in quanto:
- La reale garanzia del potere d’acquisto deve avvenire attraverso una rivalutazione dei minimi contrattuali per tutti che recuperi integralmente il valore dell’inflazione e non può essere sostituito da forme di welfare;
- Occorre definire un valore punto adeguato;
- Non sono accettabili assorbimenti retroattivi frutto degli accordi fin ad oggi realizzati e dei trattamenti esplicitamente non assorbibili, né in nessuna forma degli scatti di anzianità;
- Occorre estendere e rendere più fruibile l’elemento perequativo.
Il Comitato Centrale considera utile e positivo che si possano definire nel Contratto nazionale risorse economiche e/o servizi aggiuntivi di cosiddetto “welfare” da garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori della categoria.
Il Comitato Centrale considera inoltre necessario che dal 12 ottobre, a partire dalle richieste sindacali, il negoziato verifichi le possibili convergenze in materia di un nuovo fondo di sanità integrativa per tutti i metalmeccanici e familiari (compresi i contratti a termine, apprendisti, lavoratori in cassa integrazione e in mobilità), di previdenza integrativa, formazione e diritto allo studio, nuovo sistema di inquadramento, sistema informativo e partecipazione, diritti, linee guida per lavoro agile e telelavoro.
Il Comitato Centrale considera necessario ribadire le richieste sindacali avanzate in materia di appalti, salute e sicurezza, contrattazione aziendale delle forme dei regimi di orario e delle flessibilità, trasferte e reperibilità su cui sino ad ora si sono registrate risposte inadeguate da parte di Federmeccanica.
Sulla base di tali valutazioni il Comitato Centrale dà mandato alla Segreteria nazionale di definire con Fim e Uilm un giudizio comune e tutte le azioni di mobilitazione necessarie da mettere in campo per far sì che la ripresa del negoziato determini la realizzazione di una auspicabile intesa unitaria.
Il Comitato Centrale, considerato il contesto e la situazione sociale, economica, politica e contrattuale inedita in cui si svolge il negoziato con Federmeccanica, approva la proposta avanzata dalla Segreteria nazionale di realizzare su tali basi una discussione sullo stato e lo sviluppo della trattativa che coinvolga e acquisisca il parere di tutte le delegate e tutti i delegati delle Rsu eletti nelle liste della Fiom-Cgil attraverso la convocazione di appositi attivi e riunioni da concludersi entro il 10 ottobre.
Il Comitato Centrale considera molto importante l’avvio unitario, il prossimo 4 ottobre 2016, del tavolo di trattativa per il rinnovo del Ccnl Unionmeccanica che riguarda 400.000 lavoratrici e lavoratori e circa 35.000 imprese.
Ordine del giorno: Referendum sulla riforma costituzionale (pdf – 51 kb)
Ordine del giorno: sostegno ai lavoratori GE Alstom Power di Sesto San Giovanni (pdf – 56 kb)
Documento conclusivo presentato da Eliana Como prima firmataria (pdf – 264 kb)
Documento conclusivo presentato dalla Segreteria nazionale Fiom-Cgil (pdf – 283 kb)