Federazione Impiegati Operai Metallurgici di Roma e del Lazio

LA MISURA E’ COLMA!
I LAVORATORI E LE LAVORATRICI ICOT IN LOTTA PER LE LORO RETRIBUZIONI!

Venerdì 24 giugno, dalle ore 10 alle ore 13, i lavoratori e le lavoratrici ICOT stanchi delle continue promesse mai mantenute dall’azienda, saranno protagonisti di un presidio sotto la sede TIM di Corso d’Italia.

Essi, infatti, prestano la loro attività lavorativa a Roma nell’esecuzione dell’appalto commissionato da TIM a ICOT, e da quest’ultima ad altri soggetti in subappalto.
A decorrere dal mese di gennaio 2016, le aziende del Gruppo ICOT non hanno più corrisposto le retribuzioni via via maturate.
Al pagamento degli emolumenti, TIM e le aziende del Gruppo ICOT sono tenute tra loro in solido ex art.li 1676 cod. civ. e 29 L. n. 276/03,
in forza dei quali il committente è obbligato nei confronti dei lavoratori dipendenti dell’appaltatore e del subappaltatore per quanto loro dovuto in conseguenza della prestazione resa in esecuzione dell’appalto.
Appalti, tra l’altro, che ad oggi non offrono nessuna garanzia e continuità occupazionale nonostante le commesse ancora in essere, pertanto si richiedono alla società committente precise garanzie occupazionali per il futuro dei lavoratori ICOT!
Il mondo delle istallazioni telefoniche sta letteralmente franando sotto i colpi delle gare al massimo ribasso, che finiscono per scaricarne i frutti avvelenati sul costo del lavoro e sui costi di attrezzatura, dispositivi di protezione individuale,
attrezzatura, formazione, quando non vero e proprio lavoro irregolare – avvitandosi in un circolo vizioso da cui non si salva nessuno, nemmeno i dipendenti dei gestori telefonici che appaltano lavoro
(che, abbattendo il costo del lavoro esterno, minacciano i proprio dipendenti con misure draconiane perché economicamente non più competitivi).
E la professionalità? La sicurezza sul lavoro? La qualità del servizio? La responsabilità sociale d’impresa?
TIM non può chiudere gli occhi sulle condizioni di lavoro dei dipendenti cui affida lavori in appalto; e le gare debbono essere regolamentate perché abbia la meglio l’offerta complessivamente più vantaggiosa, e non sempre e solo quella che costa di meno.
La misura è colma, nessuno può più dire di non sapere, ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità!
LEGALITÀ O BARBARIE!!!

Roma, 21 giugno 2016

Fiom-CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene
Slc-CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene

—> Comunicato ICOT Presidio Fiom SLC (docx – 286 kb)

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